I luoghi di Papa Giovanni

Sotto il Monte

Papa Giovanni XXIIIIl piccolo comune di Sotto il Monte è legato indissolubilmente alla figura di Angelo Roncalli che vi nacque nel 1881 e divenne Papa il 28 ottobre 1958, con il nome di Giovanni XXIII.

Passò alla storia come uno dei maggiori riformatori della Chiesa Cattolica; il suo più grande contributo è rappresentato dal Concilio Vaticano II; il suo intervento conciliante fu decisivo in occasione della grande crisi di Cuba nel 1962, al punto da essere insignito del Premio Balzan per la pace.

Papa Giovanni XXIII si spense il 3 giugno 1963, all’età di 82 anni.

L’itinerario religioso ripercorre i luoghi dove nacque e visse il Santo Pontefice noto a tutti con il nome di “Papa buono”.

Sotto il Monte oggi è meta di numerosi pellegrinaggi. Oltre la Casa Natale, particolarmente significativo è il museo che Mons. Loris Francesco Capovilla, Segretario personale di Giovanni XXIII, ha allestito dal 1988 nella residenza di Ca’ Martino, dove Roncalli era solito recarsi per le sue ferie estive prima di essere eletto Papa. Questo museo conserva innumerevoli cimeli appartenuti a Giovanni XXIII, fra i quali il letto su cui il Pontefice spirò il 3 giugno 1963 e l’altare della cappella privata. Altro edificio da vedere è la Torre di S. Giovanni, posta sul colle che domina il paese e risalente al IX secolo. Degna di nota è anche la Cappella di Maria Regina della pace, consacrata nel 1976, al cui interno è presente un altare molto prezioso, proveniente dall’Antica basilica di San Pietro in Vaticano, ed un intarsio policromo raffigurante Papa Giovanni XXIII.

Sul sito dell’Associazione Papa Giovanni Sotto il Monte trovate le informazioni per organizzare la vostra visita e ricevere la sacca del pellegrino.

Il comune di Sotto il Monte è raggiungibile con la macchina in 20 minuti prendendo la strada SS342 direzione Bergamo e seguendo le indicazioni per il paese di Papa Giovanni XXIII.

Luoghi religiosi raggiungibili a piedi

Dall’agriturismo biologico Polisena è possibile raggiungere a piedi alcuni luoghi religiosi della zona, percorrendo il sentiero quasi millenario che giornalmente S. Alberto da Prezzate utilizzava per andare da Pontida a Fontanella.

Strada Pontida - Sotto il Monte

L’abbazia di Pontida, altrimenti nota anche come Monastero di San Giacomo Maggiore, è un complesso monastico benedettino fondato da Alberto da Prezzate nel XI secolo, divenuto priorato cluniacense. Nel complesso conventuale è stato creato nel 1976 un piccolo museo che espone alcuni pregevoli reperti provenienti dalla primitiva abbazia tra i quali un San Benedetto di Carlo Ceresa.

Sempre a Pontida, volgendo lo sguardo in direzione sud, verso le pendici del Monte Canto, è possibile osservare, isolata e quasi immersa nel verde dei boschi, una bella chiesa con un alto campanile: il Santuario Beata vergine addolorata di Caderizzi risalente al 1683. La devozione popolare verso la Madonna di Caderizzi, come testimoniano anche numerosi ex voto, è intensa e immutata, legata in primo luogo alla maternità.

Lungo il percorso, immersa tra i boschi, trovate la “pietra di S. Alberto“. La tradizione locale vuole che durante una camminata, il santo si sia steso su questa grande pietra a riposare, ed essa, al contatto con il corpo, si modellò attorno alla sua forma. La devozione popolare vuole che questa pietra abbia “proprietà taumaturgiche“, guarendo in particolare i dolori alla schiena di chi, con fede, si sdraia su di essa.

Abbazia di Sant'Egidio a Fontanella - Sotto il MonteL’abbazia Rettoria di Sant’Egidio, che fu edificata nella frazione Fontanella del comune di Sotto il Monte nel corso del X secolo in stile romanico, è uno degli edifici medievali meglio conservati di tutta la provincia. All’interno si possono trovare affreschi e dipinti di ottima fattura risalenti tra il XII ed il XV secolo. La chiesa ha subito nel corso dei secoli numerosi danneggiamenti dovuti sia all’incuria degli uomini che ad attacchi specifici da parte di milizie combattenti nei torbidi medievali, ma anche numerosi restauri alcuni dei quali inappropriati e deleteri. L’attuale Tabernacolo era il forno del pane per i poveri di un paese della Val Imagna.